Volevo un tappeto 3.
INTERNET TI SPIA - Cosa fai quando non sai cosa fare? Vai su Internet. È la pratica più sconsigliata in assoluto, come quando hai un sintomo di un qualsiasi malessere e ti rivolgi alla Rete per scoprire cos'hai. Ovviamente salta fuori l'inimmaginabile, il peggio possibile, la più brutta delle più brutte malattie esistenti nell'universo mondo, ma, va da sé, ci credi. Almeno fino a che ti rivolgi al tuo medico, ma intanto ci credi. Ecco, con i viaggi è la stessa cosa. Malattie, vaccinazioni, clima, abbigliamento: si chiede tutto alla Rete. Solo che per l'Iran, Internet non e che sia poi così aggiornato.
Google: iran-donne-abbigliamento. E ti salta fuori di tutto: racconti di viaggio in cui si raccomanda di calzare i piedi e di coprire le caviglie (quindi dovrei mettere gli odiati gambaletti per le ballerine con quaranta gradi?), resoconti in cui si narra di vestiti che devono arrivare fino a terra (allora potrei mettere il vestito pakistano che mi ha regalato Khan, il maitre del ristorante Colombo?), altri in cui si parla di divieti ormai desueti (ah, vedi che esagerano sempre, questi giornalisti). Ma insomma, come mi devo vestire? Mentre interrogo la Rete, a un certo punto capisco cosa significa essere spiati: i banner pubblicitari che fino al giorno prima reclamizzavano auto e case, adesso sembrano fatti apposta per un viaggio in Iran: sono tutte foto e marchi di camicioni, vestitoni, casacche 'integralist' style da comprare on line. E com'è che mi arriva questa reclame? Cookies, siete voi?